Annunciata la prima Pentax Full-Frame: Pentax K-1
Come già avevo accennato in uno dei miei primi articoli, Ricoh, attuale proprietaria di Pentax, non ha perso tempo ed ha presentato ufficialmente la prima Pentax Full-Frame (digitale logicamente) della storia, la K-1.
L’annuncio, assieme alle caratteristiche tecniche della macchina, si possono trovare sulla pagina dedicata del sito Fowa ( che sarà distributore ufficiale).
Andiamo ora ad analizzarne le caratteristiche principali, cosa comporteranno, e a cercare di capire quali saranno le concorrenti di macchina fotografica.
Attenzione: non intendo elencare tutte le caratteristiche della K-1, ma solo quelle che PERSONALMENTE ritengo innovazioni importanti.
Per cui per una lista completa di tutte le features della macchina invito a leggere l’articolo sulla pagina FOWA)
Il cuore è Sony
Come oramai la quasi totalità delle macchine Pentax, anche la K-1 avrà un sensore d’immagine Sony (leader nel settore).
Si tratta di un sensore CMOS Full Frame (24×35,9mm) dotato di 36,4 MPixel, privo di filtro AA (anti-aliasing).
Oramai nel settore la corsa ai megapixel è sempre più affannosa, ed è indubbio che produrre sensori così densi di pixel è più una strategia di marketing che una reale necessità dei fotografi.
Dal mio punto di vista non nascondo che avrei preferito una densità inferiore ( circa 24 Mpixel sarebbero stati perfetti) a fronte di una minore rumorosità ad alti ISO, tuttavia c’è da dire che i sensori Sony si sono sempre difesi bene anche a valori di ISO elevati, e Pentax da questo punto di vista non ha mai deluso, non ci resta che aspettare di vedere le prime foto per esprimere un giudizio.
Sicuramente comunque un sensore così denso di pixel porterà a definizioni fantastiche, che potrebbero essere perfette per chi trasforma le proprie foto in stampe di grosse dimensioni.
Un nuovo processore
Verrà adottato il nuovo processore di casa Pentax, il Prime IV, con gamma di sensibilità che va da un minimo di 100 ISO ad un massimo di 204.800 ISO (logicamente il range effettivamente utilizzabile, causa comparsa di parecchio rumore, sarà minore come su qualsiasi macchina fotografica), e gamma dinamica.
Così come sulla K-3 , anche sulla K-1 compare l’innovativo sistema “Pixel Shift Resolution System“:
si tratta di un meccanismo che tramite il meccanismo SR (Shake Reduction), va a muovere l’intero sensore durante la fase di acquisizione dell’immagine, la K-1 quindi riesce ad acquisire quattro immagini della stessa scena spostando il sensore di un singolo pixel per ciascuno scatto, quindi le sintetizza in un’unica immagine composita a super-risoluzione (spiegazione tratta dal sito pentax).
Questo sistema riuscirebbe così ad ottenere colori molto più vividi e realistici, una gamma dinamica più ampia, e file più nitidi.
Logicamente andando ad agire sul movimento del sensore questa funzionalità può essere utilizzata solo su soggetti statici o in lento movimento.
Mirino a pentaprisma
Pentax fa del suo marchio di fabbrica il mirino a pentaprisma, montandolo anche nelle sue reflex entry-level.
Non poteva mancare quindi un ottimo pentaprisma anche nella sua ammiraglia: i dati dichiarati indicano una copertura del 100% del campo inquadrato e in ingrandimento pari a 0,7x.
Nuovo anche il monitor, che grazie ad una migliore definizione, e ad una tecnologia nuova, dovrebbe rendere più semplice anche la messa a fuoco manuale.
Si tratta di un particolare molto importante dato che su Pentax si possono montare anche obbiettivi molto vecchi senza autofocus (io sulla mia K-50 uso un vecchissimo 50mm senza problemi ad esempio).
Nuovo sistema di messa a fuoco
Viene introdotto anche il nuovo modulo AF SAFOX 12, con un’area autofocus espansa con 33 sensori AF (25 sensori di tipo a croce disposti al centro) e che dichiara sensibilità fino a -3EV.
La disposizione dei sensori AF dovrebbe poi andare a lavorare meglio con obiettivi molo luminosi (esempio le ottiche F 2.8).
Il nuovo algoritmo Real-Time Scene Analysis System dovrebbe poi garantire buone prestazioni autofocus durante l’inseguimento dei soggetti, sfruttando anche le informazioni cromatiche in arrivo dal sensore esposimetrico RGB da circa 86.000 pixel.
Pentax, che ha sempre presentato ottime macchine, in grado di offrire sempre un rapporto qualità prezzo eccezionale, ha purtroppo sempre avuto la sua più grande pecca sul sistema di auto-focus, che anche sulla mia reflex ( che è comunque una entry level) è rumoroso e molto lento.
Purtroppo non mi posso esprimere sul nuovo sistema che verrà montato sulla K-1 ma spero sicuramente che queste innovazioni abbiano colmato il gap che la casa Nipponica ha sempre avuto da questo punto di vista.
Monitor snodabile (finalmente…)
Ecco una cosa che è sempre mancata ai corpi macchina Pentax: un monitor snodabile.
Avere un monitor non fisso rende sicuramente più agevole scattare in condizioni scomode, e Pentax si è sempre rifiutata di montare monitor reclinabili sulle sua reflex ( tranne per la recente Ks-2).
Sulla K-1 finalmente troviamo un monitor reclinabile, che grazie ad un sistema abbastanza innovativo sarà anche ruotatile sull’asse z.
100% Tropicalizzata
Così come quasi tutte le altre reflex Pentax, anche la K-1 sarà tropicalizzata al 100%, garantendo un corretto funzionamento anche sotto agenti atmosferici quali neve, sabbia pioggia ecc.
Ergonomia reinventata
Pentax sembra aver fatto un buon lavoro sull’ergonomia, andando letteralmente a riempire il corpo macchina di ghiere, che rendono tutti i settaggi infinitamente più veloci della classica navigazione nel menu.
Importante sottolineare che gran parte di queste ghiere saranno poi personalizzabili nelle funzioni.
Pentax è sempre stata attenta all’ergonomia delle proprie macchine, e proprio questo è uno dei motivi che mi hanno fatto protendere verso l’acquisto della mia prima reflex.
Tuttavia si dovrà vedere se il peso elevato di questa macchina non vada ad incidere proprio sull’usabilità.
Compatibilità con tutti gli obiettivi Pentax
La reflex sarà compatibile al 100% non solo con tutti gli obiettivi Pentax vintage ( quelli per pellicola), come tutte le altre reflex Pentax attualmente sul mercato, ma sarà compatibile anche con gli obiettivi progettati per sensori APS-C, andando a croppare il sensore solo per la parte coperta dall’obiettivo.
Si tratta di una feature interessante, in quanto permette di utilizzare quasi la totalità di obiettivi APS-C presenti attualmente nel catalogo Pentax, che oltre ad essere di ottima qualità sono anche tantissimi.
Prezzo e conclusioni personali
Il prezzo della K-1 dovrebbe essere di circa 1999 euro al lancio (IVA inclusa), cosa che fa ben sperare in un riassestamento del prezzo sui 1600 euro.
In definitiva, secondo la mia opinione, considerando il prezzo abbastanza basso considerando la tipologia a cui appartiene la reflex (indubbiamente settore PRO ), e considerando sia le innovazioni indubbiamente importanti, sia l’utilizzabilità di obiettivi APS-C ( possono risultare utilissimi nella caccia fotografica ad esempio, sfruttando il fattore di crop), ci troviamo, almeno sulla carta, di fronte a una delle reflex professionali con il miglior rapporto qualità/prezzo.
Altra cosa importante è che con questa reflex Pentax è entrata di prepotenza nel mercato delle Full-Frame, dove fino a poco fa era totalmente assente e quindi esclusa a priori da molti fotografi professionisti e amatori.
Per quanto riguarda il prezzo la K-1 si troverebbe a competere sicuramente con la Canon 6D e la Nikon D750, arrivando però un po in ritardo in un settore di mercato che è ormai quasi saturo (chi passa a full-frame di solito ha già un corredo da voler usare, e fino ad oggi chi acquistava in ottica di passaggio a full-frame acquistava esclusivamente Canon e Nikon con relativi corredi).
Tuttavia Pentax ha parecchie frecce al proprio arco, il forte rapporto qualità prezzo, la tropicalizzazione garantita, e la resa cromatica ( da sempre fiore all’occhiello di Pentax) potrebbero giocare a suo favore….
Si vedrà..