Treppiede economico: recensione Andoer Q999
[:it]Girovagando sul web in cerca di un treppiede leggero, portatile, ma sopratutto economico da poter portare sempre con me nelle mie passeggiate fotografiche, mi sono imbattuto in un treppiede venduto su amazon a circa 60 euro, l’Andoer Q999.
Dopo qualche giorno di utilizzo voglio fare una breve recensione del prodotto, che mi ha colpito globalmente per il rapporto qualità/prezzo, e che reputo migliore di alcuni prodotti offerti da case produttrici ben più blasonate.
Un premessa prima della recensione:
La scelta di un treppiede è molto importante, spesso è uno degli elementi del kit fotografico sul quale, erroneamente, si risparmia di più. Dico erroneamente perché un treppiede, se di buona qualità, una volta acquistato vi durerà davvero tantissimo tempo, motivo per cui vale la pena investire un bel po’ in esso, dato che dovrete affidargli tutta la vostra attrezzatura.
Personalmente io ho già un treppiedi principale, il Manfrotto 055, che reputo ottimo per studio o per alcuni lavori, ma davvero troppo grosso e pesante da poter portare in giro.
Motivo questo per cui cercavo (e ho trovato) un secondo treppiedi abbastanza leggero, ma soprattutto economico, che mi permetta di portarlo ovunque.
Confezione e accessori
Normalmente chi recensisce un treppiedi non parla della confezione, anche perché in genere nel momento in cui si compra un treppiedi di marca conosciuta quest’ultimo viene fornito senza accessori, a parte (in alcuni casi sporadici di una testa).
In questo caso la confezione è alquanto ricca, all’interno dello scatolo (senza marchio Andoer, in quanto come vedremo dopo, questo treppiedi è venduto sotto differenti marchi) troviamo:
- Sacca per il trasporto
- Treppiedi
- Testa a sfera
- Sacco copri testa
- brugola per regolare il treppiedi
- manuale d’uso (in inglese e cinese)
- supporto da cintura per monopiede
Aspetto e costruzione:
Prima di tutto vorrei iniziare con il dire che il treppiedi non è altro che una copia (molto ben riuscita) di alcuni treppiedi abbastanza famosi, come il Benro TravelAngel, o il MeFofo RoadTrip (che costano quasi il doppio).
Dal punto di vista estetico il prodotto si presenta molto solido, robusto, e sembra tutt’altro che un prodotto economico.
Quello che mi ha stupito di più è però la costruzione e i materiali utilizzati.
Il modello che ho scelto io (il Q999) è infatti realizzato totalmente il alluminio e magnesio, e benché in cuor mio avevo la sensazione che in realtà parecchie componenti fossero in plastica, mi sono dovuto ricredere.
In tutto il treppiede non c’è traccia di plastica, se non per alcune parti non funzionali.
Anche i blocchi per la gambe (che sono di tipo a vite), che normalmente sono in plastica su cavaletti di fascia bassa, qui sono interamente realizzati in metallo.
Features interessanti sia la possibilità di trasformare una gamba del treppiedi in un monopiede, che quella di poter invertire la colonna centrale per le foto macro.
In generale, confrontato con il Manfrotto 055 si nota subito che la costruzione è inferiore, ma se confrontato con treppiedi di fascia bassa (esempio il Cullman 200T, il manfrotto compakt o il compakt-advanced) devo dire che dal mio punto di vista l’Andoer vince a mani basse.
Specifiche tecniche
Parlando delle specifiche tecniche bisogna fare delle distinzioni e delle precisazioni:
- Il treppiede in questione è in realtà un prodotto marchiato Andoer, ma non prodotto da Andoer.
Questo significa che potete trovare lo stesso treppiede con più marchi differenti (seppur con qualche leggera differenza).
Le specifiche che seguono sono quelle riportate appunto dall’Andoer. - Il treppiede è disponibile in più varianti, rispettivamente: Q666 – Q666C – Q999 – Q999C – Q999S, che variano per dimensioni, peso e materiali.
In genere le differenze tra le varianti sono:
Per quanto riguarda le dimensioni:
- I treppiedi della serie 666 hanno 5 sezioni, sono leggermente più piccoli da chiusi e a totale esenzione, e leggermente più leggeri.
- I treppiedi della serie 999 hanno 4 sezioni (in genere comporta più stabilità), sono leggermnte più grandi sia da chiusi che a totale esenzione.
Per quanto riguarda i materiali:
- I treppiedi marchiati con una C sono in fibra di carbonio (non ho potuto controllare se effettivamente sono interamente in carbonio), quindi più leggeri, smorzano meglio le vibrazioni, e costano di più.
- I treppiedi semplici (Q999-Q666) sono in alluminio e magnesio.
- Il Q999S è invece una versione più compatta e leggera del Q999, ma ha parti in ABS (plastica) invece che magnesio.
Specifiche modello Q999:
- 4 sezioni, sistema di sgancio a vite
- dimensioni da chiuso: 45cm (la sacca è appena più grande)
- peso: 1,55 Kg (comprensivo di testa, pesato personalmente)
- altezza massima: 1,56 m
- 2 posizioni per le gambe (quando chiuso le gambe si possono reclinare di 180 gradi per ridurre l’ingombro)
- materiali: alluminio e magnesio
- Testa: a sfera, con 3 sganci (panning, frizione, e totale), peso sopportabile dichiarato 15 Kg
Impressioni e stabilità:
Per quanto riguarda la stabilità del prodotto devo dire di essere più che soddisfatto. Il treppiede è davvero molto stabile considerando la tipologia di prodotto (in genere la stabilità non è il massimo nei treppiedi da viaggio), alcune incertezze si possono notare solamente in terreni accidentati e aprendo il treppiede a massima estensione (quindi con colonna estesa), ma si tratta di una pecca di tutti i treppiedi di fascia bassa.
Interessante la possibilità di poter capovolgere la colonna centrale per le foto macro, e apprezzabile l’idea di inserire un gancio per zavorrare il tutto.
Se proprio devo trovare difetti a quest prodotto posso citare i piedini, che sono fatti di una gomma troppo dura, che su pavimenti lisci può scivolare un po (ma consumandosi dovrebbe migliorare), e il sistema di bloccaggio per le gambe, che nei primi giorni di utilizzo ha perso un po’ di grasso (ma non compromette l’utilizzo del treppiede, ed è una cosa comune a tutti i treppiedi che adottano questo sistema.
Personalmente per ora ho provato il treppiede sia con la mia Pentax K50 (con il 18-55, obiettivo molto leggero, e con il sigma APO 70-300), sia con una Canon AV1 (reflex analogica completamente in metallo, quindi più pesante) con montati il 50mm e un vivitar 18-300.
In tutte le configurazioni il treppiede è risultato assolutamente stabile, anche bloccando le macchine in posizioni limite.
La testa
Ciò che più mi ha sorpreso dell’Andoer Q999 è assolutamente la testa che viene fornita in kit.
Se spesso le teste fornite in bunde con treppiedi economici lasciano a desiderare, questa stupisce sia per le feature, che per la stabilità.
Si tratta di una testa a sfera (totalmente in metallo), con una sfera da 36mm, scala graduata per le panoramiche (sorprendentemente abbastanza fluida ), due livelle (a dire il vero non troppo comode), aggancio sgancio rapido di tipo Arca-Swiss, e tre comandi di blocco/sblocco.
La stabilità è davvero ottima, comunque non paragonabile a teste professionali, ma di gran lunga superiore anche alle teste fornite da Manfrotto o Cullman nei treppiedi di fascia bassa.
Anche se i 15Kg di portata dichiarai mi sembrano davvero eccessivamente ottimistici, credo che riesca comunque a sopportare davvero egregiamente fino a un 4-5Kg.
Per quanto riguarda i comandi, è possibile, oltre a sbloccare totalmente la sfera, sbloccare solamente il panning orizzontale (per le panoramiche), ed è presente una terza ghiera per frizionare la sfera (in pratica anche sbloccando completamente la sfera con la ghiera principale, con la frizione se ne può rallentare il movimento, rendendo le regolazioni più precise e sicure).
Conclusioni
Seppur non sia il treppiedi perfetto, né quello più economico in assoluto, né quello più leggero, e nemmeno il più stabile tra quelli presenti nel mercato al giorno d’oggi, posso affermare che questo Andoer è uno tra i prodotti che più mi ha stupito per il rapporto qualità/prezzo, nonché la giusta via di mezzo tra leggerezza, portabilità e stabilità a buon prezzo.
Esistono sicuramente treppiedi migliori per viaggiare, come l’eccezionale Manfrotto Befree, che è più piccolo, più leggero, e da la sicurezza di un marchio importante.
Tuttavia, se già avete un treppiedi e avete bisogno di un tuttofare per viaggi e trekking (ma non volete assolutamente spendere tanto dato l’utilizzo) posso assolutamente consigliarvi l’Andoer.
Per quanto riguarda la versione da acquistare, va a gusti, io preferisco la 999 in quanto è effettivamente un po’ più stabile.
Tra la versione in carbonio e quella in alluminio io direi di prendere quella in alluminio: la versione in carbonio costa 120 euro, e per 140 euro vi portare a casa il Manfrotto Befree (che nella versione in alluminio è comunque più leggera).
Videorecensione:
Link acquisto su Amazon:
Andoer Q999
Andoer Q666
Manfrotto BeFree
Ti è piaciuto/servito questo articolo?
Puoi dare supporto a me e al mio blog, in modo che più persone vedano questo articolo, semplicemente condividendolo su facebook, Twitter, o Google+. Così facendo mi aiuterai a far crescere il blog e a migliorarmi!
[:en]Girovagando sul web in cerca di un treppiede leggero, portatile, ma sopratutto economico da poter portare sempre con me nelle mie passeggiate fotografiche, mi sono imbattuto in un treppiede venduto su amazon a circa 60 euro, l’Andoer Q999.
Dopo qualche giorno di utilizzo voglio fare una breve recensione del prodotto, che mi ha colpito globalmente per il rapporto qualità/prezzo, e che reputo migliore di alcuni prodotti offerti da case produttrici ben più blasonate.
Un premessa prima della recensione:
La scelta di un treppiede è molto importante, spesso è uno degli elementi del kit fotografico sul quale, erroneamente, si risparmia di più. Dico erroneamente perché un treppiede, se di buona qualità, una volta acquistato vi durerà davvero tantissimo tempo, motivo per cui vale la pena investire un bel po in esso, dato che dovrete affidargli tutta la vostra attrezzatura.
Personalmente io ho già un treppiedi principale, il Manfrotto 055, che reputo ottimo per studio o per alcuni lavori, ma davvero troppo grosso e pesante da poter portare in giro.
Motivo questo per cui cercavo (e ho trovato) un secondo treppiedi abbastanza leggero, ma soprattutto economico, che mi permetta di portarlo ovunque.
Confezione e accessori
Normalmente chi recensisce un treppiedi non parla della confezione, anche perché in genere nel momento in cui si compra un treppiedi di marca conosciuta quest’ultimo viene fornito senza accessori, a parte (in alcuni casi sporadici di una testa).
In questo caso la confezione è alquanto ricca, all’interno dello scatolo (senza marchio Andoer, in quanto come vedremo dopo, questo treppiedi è venduto sotto differenti marchi) troviamo:
- Sacca per il trasporto
- Treppiedi
- Testa a sfera
- Sacco copri testa
- brugola per regolare il treppiedi
- manuale d’uso (in inglese e cinese)
- supporto da cintura per monopiede
Aspetto e costruzione:
Prima di tutto vorrei iniziare con il dire che il treppiedi non è altro che una copia (molto ben riuscita) di alcuni treppiedi abbastanza famosi, come il Benro TravelAngel, o il MeFofo RoadTrip (che costano quasi il doppio).
Dal punto di vista estetico il prodotto si presenta molto solido, robusto, e sembra tutt’altro che un prodotto economico.
Quello che mi ha stupito di più è però la costruzione e i materiali utilizzati.
Il modello che ho scelto io (il Q999) è infatti realizzato totalmente il alluminio e magnesio, e benché in cuor mio avevo la sensazione che in realtà parecchie componenti fossero in plastica, mi sono dovuto ricredere.
In tutto il treppiede non c’è traccia di plastica, se non per alcune parti non funzionali.
Anche i blocchi per la gambe (che sono di tipo a vite), che normalmente sono in plastica su cavaletti di fascia bassa, qui sono interamente realizzati in metallo.
Features interessanti sia la possibilità di trasformare una gamba del treppiedi in un monopiede, che quella di poter invertire la colonna centrale per le foto macro.
In generale, confrontato con il Manfrotto 055 si nota subito che la costruzione è inferiore, ma se confrontato con treppiedi di fascia bassa (esempio il Cullman 200T, il manfrotto compakt o il compakt-advanced) devo dire che dal mio punto di vista l’Andoer vince a mani basse.
Specifiche tecniche
Parlando delle specifiche tecniche bisogna fare delle distinzioni e delle precisazioni:
- Il treppiede in questione è in realtà un prodotto marchiato Andoer, ma non prodotto da Andoer.
Questo significa che potete trovare lo stesso treppiede con più marchi differenti (seppur con qualche leggera differenza).
Le specifiche che seguono sono quelle riportate appunto dall’Andoer. - Il treppiede è disponibile in più varianti, rispettivamente: Q666 – Q666C – Q999 – Q999C – Q999S, che variano per dimensioni, peso e materiali.
In genere le differenze tra le varianti sono:
Per quanto riguarda le dimensioni:
- I treppiedi della serie 666 hanno 5 sezioni, sono leggermente più piccoli da chiusi e a totale esenzione, e leggermente più leggeri.
- I treppiedi della serie 999 hanno 4 sezioni (in genere comporta più stabilità), sono leggermnte più grandi sia da chiusi che a totale esenzione.
Per quanto riguarda i materiali:
- I treppiedi marchiati con una C sono in fibra di carbonio (non ho potuto controllare se effettivamente sono interamente in carbonio), quindi più leggeri, smorzano meglio le vibrazioni, e costano di più.
- I treppiedi semplici (Q999-Q666) sono in alluminio e magnesio.
- Il Q999S è invece una versione più compatta e leggera del Q999, ma ha parti in ABS (plastica) invece che magnesio.
Specifiche modello Q999:
- 4 sezioni, sistema di sgancio a vite
- dimensioni da chiuso: 45cm (la sacca è appena più grande)
- peso: 1,55 Kg (comprensivo di testa, pesato personalmente)
- altezza massima: 1,56 m
- 2 posizioni per le gambe (quando chiuso le gambe si possono reclinare di 180 gradi per ridurre l’ingombro)
- materiali: alluminio e magnesio
- Testa: a sfera, con 3 sganci (panning, frizione, e totale), peso sopportabile dichiarato 15 Kg
Impressioni e stabilità:
Per quanto riguarda la stabilità del prodotto devo dire di essere più che soddisfatto. Il treppiede è davvero molto stabile considerando la tipologia di prodotto (in genere la stabilità non è il massimo nei treppiedi da viaggio), alcune incertezze si possono notare solamente in terreni accidentati e aprendo il treppiede a massima estensione (quindi con colonna estesa), ma si tratta di una pecca di tutti i treppiedi di fascia bassa.
Interessante la possibilità di poter capovolgere la colonna centrale per le foto macro, e apprezzabile l’idea di inserire un gancio per zavorrare il tutto.
Se proprio devo trovare difetti a quest prodotto posso citare i piedini, che sono fatti di una gomma troppo dura, che su pavimenti lisci può scivolare un po (ma consumandosi dovrebbe migliorare), e il sistema di bloccaggio per le gambe, che nei primi giorni di utilizzo a parso un po di grasso (ma non compromette l’utilizzo del treppiede, ed è una cosa comune a tutti i treppiedi che adottano questo sistema.
Personalmente per ora ho provato il treppiede sia con la mia Pentax K50 (con il 18-55, obiettivo molto leggero, e con il sigma APO 70-300), sia con una Canon AV1 (reflex analogica completamente in metallo, quindi più pesante) con montati il 50mm e un vivitar 18-300.
In tutte le configurazioni il treppiede è risultato assolutamente stabile, anche bloccando le macchine in posizioni limite.
La testa
Ciò che più mi ha sorpreso dell’Andoer Q999 è assolutamente la testa che viene fornita in kit.
Se spesso le teste fornite in bunde con treppiedi economici lasciano a desiderare, questa stupisce sia per le feature, che per la stabilità.
Si tratta di una testa a sfera (totalmente in metallo), con una sfera da 36mm, scala graduata per le panoramiche (sorprendentemente abbastanza fluida ), due livelle (a dire il vero non troppo comode), aggancio sgancio rapido di tipo Arca-Swiss, e tre comandi di blocco/sblocco.
La stabilità è davvero ottima, comunque non paragonabile a teste professionali, ma di gran lunga superiore anche alle teste fornite da Manfrotto o Cullman nei treppiedi di fascia bassa.
Anche se i 15Kg di portata dichiarai mi sembrano davvero eccessivamente ottimistici, credo che riesca comunque a sopportare davvero egregiamente fino a un 4-5Kg.
Per quanto riguarda i comandi, è possibile, oltre a sbloccare totalmente la sfera, sbloccare solamente il panning orizzontale (per le panoramiche), ed è presente una terza ghiera per frizionare la sfera (in pratica anche sbloccando completamente la sfera con la ghiera principale, con la frizione se ne può rallentare il movimento, rendendo le regolazioni più precise e sicure).
Coclusioni
Seppur non sia il treppiedi perfetto, ne quello più economico in assoluto, ne quello più leggero, e nemmeno il più stabile tra quelli presenti nel mercato al giorno d’oggi, posso affermare che questo Andoer è uno tra i prodotti che più mi ha stupito per il rapporto qualità/prezzo, nonché la giusta via di mezzo tra leggerezza, portabilità e stabilità a buon prezzo.
Esistono sicuramente treppiedi migliori per viaggiare, come l’eccezionale Manfrotto Befree, che è più piccolo, più leggero, e da la sicurezza di un marchio importante.
Tuttavia, se già avete un treppiedi e avete bisogno di un tuttofare per viaggi e trekking (ma non volete assolutamente spendere tanto dato l’utilizzo) posso assolutamente consigliarvi l’Andoer.
Per quanto riguarda la versione da acquistare, va a gusti, io preferisco la 999 in quanto è effettivamente un po più stabile.
Tra la versione in carbonio e quella in alluminio io direi di prendere quella in alluminio: la versione in carbonio costa 120 euro, e per 140 euro vi portare a casa il Manfrotto Befree (che nella versione in alluminio è comunque più leggera).
Link acquisto su Amazon:
Andoer Q999
Andoer Q666
Manfrotto BeFree
[:]