Atrani, il più piccolo comune d’Italia
Atrani, patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO) fa parte del club dei borghi più belli d’Italia ed è conosciuto per essere il più piccolo comune italiano per superficie, con i suoi soli 0.12km².
Si tratta di un piccolissimo paese, gemello di Amalfi ( in pratica si trova pochi chilometri dopo), suggestivo come un presepe fatto di vicoli, scale e case arrampicate sulla roccia.
Fu una folgorazione per l’artista olandese Escher che arrivò in Costiera nel 1923 e la considerò una delle sue mete preferite in Italia.
Un borgo marinaro che ha legato la sua storia a quella delle vicina Amalfi e che ha conservato l’antica struttura medievale, una cascata di case inframmezzate da “scalinatelle”, strade coperte, piccoli giardini.
Oggi la strada Amalfitana ha creato quasi una barriera tra il paese e il mare, per cui si scende verso le onde solo attraverso alcuni varchi come quello in piazza Umberto I, costruito un tempo come ricovero per le barche dalle mareggiate, ora sembra una quinta teatrale rivolta verso il mare.
Da vedere ad Atrani:
- Chiesa di San Salvatore del Bireto, così chiamata perché vi avveniva l’investitura dei Duchi di Amalfi con l’imposizione del berretto ducale.
- Collegiata di Santa Maria Maddalena, che domina il paese nella sua parte orientale e si staglia nella luce con la sua cupola di maiolica e la facciata barocca.
- Grotta di Masaniello dove, secondo la tradizione, il rivoluzionario si rifugiò, nei pressi di quella che era la sua casa materna.
- Santa Maria del Bando, risalente al XI sec., addossata a una parete di roccia sotto la Torre dello Ziro che domina Atrani.
Foto scattate con Pentax K-50 e Pentax smc-a 50mm